Presentazione
Durata
9 Maggio 2025
Descrizione del progetto
“Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante,
nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti”.
C. PAVESE, La luna e i falò
Chi sono Claudio, Daniele, Enrica, Danilo, Carlo, Gisella, Giuseppe, Roberto, Gianmario, Danilo, Fabrizio? Sconosciuti, direte voi. Sconosciuti anche per i bambini della scuola primaria di Paspardo-Cimbergo. O meglio, erano sconosciuti fino a qualche settimana fa. Poi, con l’insegnante Liliana Sartori, alcuni di loro (la classe terza) sono usciti dall’aula e si sono spostati nelle varie zone del paese per conoscere le attività produttive e le “facilities” presenti sul territorio….Poche realtà, forse, pur considerando le dimensioni dell’abitato, ma certamente vitali ed utilissime.
Hanno così scoperto che Daniele, collaboratore scolastico in pensione ma allevatore per passione, con la sua famiglia, produce burro, panna, ricotta, formaggi secondo l’antica tradizione casearia locale.
Hanno capito con Claudio che, da un banale tronco di legno, si arriva, con macchinari relativamente semplici ma con tanti passaggi di lavorazione, a una finestra, un mobile, una scala, perfettamente adatti alle esigenze dei vari ambienti e di un pianeta soffocato di plastica.
Hanno realizzato un piccolo laboratorio di cucina, preparando golosi pasticcini e leccornie guidati dal talento e dalle competenze di Sharon, diventata in pochi anni la “cake design” dei due paesi.
Hanno apprezzato con Enrica la paziente trasformazione della farina di castagne e il suo utilizzo per creare ottimi biscotti e spongade.
Hanno visitato la forneria di Danilo e Mara, anche se, naturalmente, al mattino, in orario scolastico, lui riposa e quindi non hanno potuto vederlo cuocere baguettes, arabi, zoccoletti, rosette, focacce…
Hanno così anche colto che ci sono professioni che richiedono turni di lavoro pesanti, e si prendono notti, sabati, domeniche, week end.
Hanno partecipato ad una articolata esercitazione con il gruppo della Protezione Civile allo scopo di apprendere come essa si occupi di assistenza alla popolazione, previsione, prevenzione, soccorso in caso di emergenza, ma anche di aiuto e collaborazione con gli Enti e le altre associazioni territoriali per organizzare eventi, manifestazioni, attività comunitarie. Un bel modo di imparare in cosa consiste il volontariato.
Insomma, questo interessante lavoro è stato molto apprezzato nei due paesi e anche fuori, tanto che ha ottenuto il primo premio al Concorso indetto dalla Comunità Montana di Valle Camonica “La mia Valle e il lavoro” e ciò ci ha reso molto orgogliosi.
Ma quel che conta di più è il portato di questa iniziativa, che ha sicuramente lasciato ai bambini che l’hanno vissuta esempi concreti di resilienza, impegno, attaccamento alla montagna, sacrificio, amore per le cose fatte bene. Se ne andranno da Paspardo e Cimbergo questi ragazzi, probabilmente sì, in molti, se non tutti.
Se ne andranno per studiare, per lavorare, per fare carriera, per una famiglia, o per mille altre ragioni.
Se ne andranno, ma, almeno a volte, lasceranno incombenze, doveri, preoccupazioni, ruoli: torneranno dove sono stati piccoli e ritroveranno, con piacere e un po’ di struggimento, l’agglomerato di edifici immerso nel verde smeraldo, nell’oro o nel bianco a seconda delle stagioni. Ripenseranno a questa vita di paese, all’odore di colla e legno, all’allettante profumino dei dolci, al sapore unico della formaggella, al pane fresco che scrocchia in bocca, a sorrisi amici sopra tute gialle… E, se adesso sono ancora troppo giovani per farlo, allora manderanno col pensiero un ringraziamento a maestra Lilly, per averli aiutati a costruire un muro portante della loro casa più bella: quella dei ricordi.
Brava, e grazie, Lilly
Un genitore
Paspardo, 09/05/2025
Obiettivi
Conoscenza del territorio